A day with Vitale Barberis Canonico 1663 – Pratrivero

A day with Vitale Barberis Canonico 1663 – Pratrivero

www.vitalebarberiscanonico.it

Si usa sempre più spesso trattare il tema del lusso italiano, termine assai inflazionato in quanto oramai sulla bocca di tutti.
Ma cos’è oggi il lusso? Come lo identifichereste? Dall’etichetta? Dal prezzo? O forse è un insieme tangibile di storia, fascino e qualità?
Oggi vi dò la mia personale versione di lusso; mi trovo infatti a raccontarvi di un’azienda che da oltre 350 anni è riconosciuta come uno dei migliori lanifici al mondo e produce tessuti di altissimo livello: sto parlando di Vitale Barberis Canonico 1663.
L’azienda associa il suo anno di fondazione al “quinternetto delle taglie” , un documento che descrive e racconta di un ordine emesso per conto del Duca di Savoia, il quale richiede una “saia grigia” ad Ajmo Barbero che, proprio nel 1663, annota tra le pagine di questo documento. Viene descritto inoltre un processo di tintura gelosamente custodito dalla famiglia. E’ presumibile però che l’attività risalga ad un periodo antecedente all’ordine del Duca di Savoia e che quindi la storia dell’azienda parta da ancor prima del 1663.
Deduzioni a parte, grazie all’alta qualità dei tessuti e alle richieste provenienti oramai da tutto il mondo, nel 1921 il lanificio amplia i suoi orizzonti costruendo due fabbriche a Pratrivero (provincia di Biella), passaggio questo che porta nel 1936 alla registrazione del marchio che oggi tutti noi conosciamo e riconosciamo: Vitale Barberis Canonico.
Il successo di questa longevità è dovuto indubbiamente al connubio tra  tradizione ed innovazione , oltre a delle indiscusse qualità imprenditoriali. 
Tutti i processi di realizzazione delle lane vengono eseguiti internamente comprese tintura, filatura e tessitura. La materia prima arriva infatti a Pratrivero ancora grezza e viene poi lavata e portata alla lavorazione.
Aspetto importante per il lanificio è l’utilizzo rispettoso dell’acqua:
la Vitale Barberis Canonico terminati i processi di tintoria e fissaggio infatti, depura e riutilizza un significativa parte di acqua mentre una seconda viene restituita alla natura, facendola confluire in un laghetto artificiale dove vivono pesci rossi e carpe koi.
Oggi l’azienda è capeggiata dalla nuova generazione formata da Alessandro, Lucia e Francesco con il quale ho avuto il piacere di confrontarmi.
Francesco si occupa infatti della parte “apparentemente” più divertente e colorata in quanto mente creativa dell’azienda; un ruolo di una certa responsabilità dato che spetta a lui ed al team la creazione delle collezioni da presentare ai più importanti marchi del mondo. 
Infinita fonte d’ispirazione da cui poter attingere è l’archivio storico – proprio accanto all’ufficio stile di Francesco Barberis – nel quale sono conservate collezioni e studi di settore di epoche passate ma sempre “vive” per chi ama questo mondo.
Ora, per concludere e soprattutto per ricollegarmi al discorso iniziale del “lusso secondo me”, vorrei porgere io una domanda a chi ha dedicato qualche minuto a questa lettura: se non 350 anni di storia, se non una qualità made in italy ed una rispettosa innovazione nelle lavorazioni , cos’è oggi il vero lusso?

PH Giacomo Mario Perotti

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *